La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una patologia endocrina molto comune tra le donne in età fertile. Tra i sintomi più comuni: irsutismo (accentuata peluria corporea), insulino resistenza, diabete di tipo 2, diabete gestazionale, parto pretermine. La patologia è aggravata da condizioni di sovrappeso ed obesità che ne aggravano la sintomatologia. Una corporatura di tipo androide (cosiddetta a “mela”) con distribuzione addominale del grasso viscerale, favorisce l’insorgenza della PCOS ed una maggiore produzione di androgeni (ormoni maschili). [read more=”Click here to Read More” less=”Read Less”]
Una dieta ricca in lipidi e povera di fibre, favorisce la produzione di androgeni nella donna. Inoltre si ritiene che i prodotti avanzati della glicazione (AGES, composti derivati dallo zucchero creati nell’organismo. Fumare o mangiare alcuni cibi cotti ad alte temperature aumenta i depositi di AGES nelle arterie) siano metaboliti predisponenti alla sindrome dell’ovaio policistico, favorendo processi di ossidazione a livello ovarico.
L’approccio dietetico e l’attività fisica
Per il trattamento della sindrome dell’ovaio policistico la perdita di peso, in termini di FM (Massa Grassa), dev’essere l’obiettivo primario. Il calo ponderale, in molti casi, riduce la quota di androgeni e ripristina la regolarità del ciclo ovarico. Al momento l’approccio dietetico più opportuno prevede il consumo di alimenti a basso indice e carico glicemico. Mantenendo un valore ORAC (potere antiossidante della dieta) di almeno 5000 è possibile rallentare il processo ossidativo a livello ovarico. Una dieta leggermente iperproteica sembra essere indicata per un calo ponderale più repentino.
Alcuni studi hanno confermato l’utilità di una regolare attività fisica nel trattamento della sindrome dell’ovaio policistico. In particolare si è visto come l’associazione di dieta ed attività fisica possa portare ad un miglioramento della sintomatologia e ad una perdita di FM fino al 40%. Un altro studio ha evidenziato come l’esercizio fisico di contro resistenza migliori la sensibilità all’insulina. Questo effetto è dovuto all’aumento della massa muscolare e quindi del numero di proteine che trasportano glucosio (GLUT-4). L’esercizio di tipo aerobico, invece, migliora la disponibilità di glucosio grazie alla maggiore presenza di capillari nel muscolo scheletrico.
Consigli dietetici generali
- asumere un’adeguata quantità di fibra.
- Ridurre gli zuccheri semplici e controllare l’apporto di carboidrati complessi.
- Ridurre il consumo di grassi in particolare i grassi saturi.
- Non saltare mai la colazione.
- Consumare pasti completi (carboidrati + proteine + verdura) a pranzo e cena.
- Evitare i pasti costituiti quasi esclusivamente da carboidrati (come ad es. pasta al pomodoro, focaccia semplice o alle cipolle, risotto allo zafferano).
Alimenti non consentiti
- Burro, lardo, margarine, pancetta, panna, salse in genere.
- Dolci in generale. Prodotti da forno, specialmente se farciti.
- Bevande zuccherine (cola, aranciata, ecc.) ivi comprese quelle riportanti la dicitura “senza zuccheri aggiunti”.
- Alcolici e superalcolici.
- Frattaglie, insaccati e formaggi grassi.
Alimenti consentiti con moderazione
- Patate (non consumarle insieme a pane, pasta, altre fonti amidacee).
- Banane, cachi, fichi, uva, ma anche frutta disidratata e sciroppata.
- Sale.
Alimenti consigliati
- Almeno una porzione di verdura a pasto (cotta o cruda).
- Frutta, due o tre porzioni al giorno.
- Pasta, riso o pane integrale. Se pasto o riso, meglio consumarli al dente (hanno un minor indice glicemico).
- Pesce fresco o surgelato (almeno tre volte a settimana).
- Formaggi magri, da consumare come secondo al posto di carne o pesce (una volta a settimana).
- Latte e yogurt scremati o parzialmente scremati.
- Legumi.
- Carne bianca (due volte a settimana).
- Uova (una o due volte a settimana).
- Bere almeno 2 litri di liquidi al giorno.
- Olio extravergine d’oliva a crudo, aggiunto alle pietanze con moderazione.
Conclusioni
Nel trattamento della sindrome dell’ovaio policistico, oltre la cura farmacologica, è ormai nota l’importanza di un trattamento dietetico. Il controllo dell’indice e del carico glicemico degli alimenti è preponderante per combattere l’insulino resistenza e quindi ripristinare la funzionalità ovarica. L’associazione dieta-attività fisica risulta utile non solo al miglioramento dei sintomi ma anche nel mantenimento del peso a lungo termine. [/read]