Il colesterolo è una molecola lipidica fondamentale per la fisiologia degli organismi animali e quindi dell’uomo. Tutte le cellule animali sono capaci di produrlo a partire da una molecola chiamata acetilcoenzima A. [read more=”Click here to Read More” less=”Read Less”]
Sono molteplici le funzioni svolte da questa molecola: crescita e divisione cellulare, formazione delle membrane cellulari, scambio di molecole messaggere. E’ anche impiegato nella formazione della guaina mielinica nel sistema nervoso, nella produzione di ormoni sessuali (maschili e femminili), di sali biliari, ormoni surrenali e della vitamina D. E’ inoltre coinvolto nello sviluppo a livello embrionale.
L’organismo umano produce colesterolo (definito endogeno), mentre quello introdotto con la dieta (definito alimentare o esogeno) ne rappresenta una minima quantità. Oltretutto la sua produzione ed assorbimento è finemente regolata: più colesterolo è introdotto, meno ne viene sintetizzato ed assorbito.
Alti livelli di colesterolemia (> 300mg/dl) non sono dunque attribuibili ad un eccessivo consumo alimentare. Il problema potrebbe essere dovuto ad un difetto genetico (dislipidemia) che ne coinvolge l’assorbimento e la produzione endogena.
Colesterolo buono, colesterolo cattivo
Molte volte si sente parlare di ipercolesterolemia riferendosi ad un valore di colesterolo totale superiore al range di normalità. Sarebbe più opportuno distinguere tra buono (HDL) e cattivo (LDL). L’ LDL è infatti in grado di accumularsi all’interno dei vasi sanguigni, favorendo la formazione di placche aterosclerotiche. L’ HDL è invece capace di rimuovere l’LDL, favorendone il “riciclaggio” a livello epatico. Ecco perchè alti valori di HDL sono associati ad un minore rischio cardiovascolare.
Colesterolo totale < 200
LDL < 130
HDL > 39 (uomini)
> 45 (donne)
Il valore del colesterolo HDL è utilizzato per calcolare l’ “indice di rischio desiderabile”: Colesterolo totale/Colesterolo HDL. Questo rapporto dovrebbe essere inferiore a 5 negli uomini ed inferiore a 4,5 nelle donne.
Colesterolo e rischio cardiovascolare
Alcuni studi dimostrano che placche aterosclerotiche possono formarsi anche con livelli normali di colesterolo ematico. In caso di patologie cardiovascolari, livelli di colesterolemia troppo bassi sono associati ad una prognosi peggiore. Allora perchè il colesterolo è sempre associato ad una maggiore incidenza di patologie cardiovascolari e cerebrovascolari? Quasi tutte le ricerche non hanno considerato il fattore sovrappeso. L’aumento di peso è spesso associato ad un aumento di trigliceridi e LDL, ma quest’ultimo non è l’unica causa dei fenomeni aterosclerotici.
Il ruolo dell’alimentazione
Per quanto riguarda l’alimentazione è ormai superato il binomio alimenti ricchi di colesterolo = ipercolesterolemia. E’ certamente più plausibile un aumento a livello ematico sia causato di un eccessivo consumo di carboidrati (in particolare raffinati) e di acidi grassi trans. Un recente studio ha inoltre dimostrato come un consumo frequente di uova possa promuovere la quota di HDL a discapito di quello LDL. [/read]