Per la rubrica “La natura in tavola: piante medicinali” oggi parliamo di disbiosi intestinale. Come già introdotto nella parte prima di questo articolo, la salute intestinale è indispensabile per garantire una sinergica salubrità dei vari distretti corporei. In caso di disbiosi è possibile ricorrere a fitorimedi che possano aiutare il ripristino dell’eubiosi. Grazie ad un’azione sinergica di varie componenti è possibile assicurare un’adeguata risoluzione della disbiosi, specie laddove sussista una componente disbiotica putrefattiva con stipsi marcata.[read more=”Click here to Read More” less=”Read Less”]
Perossido di magnesio
Molto utile per lo sviluppo di ossigeno a livello enterico, tale da operare una drastica riduzione della flora batterica anaerobia responsabile appunto di fenomeni fermentativi e putrefattivi intestinali. Esplica funzione lassativa osmotica grazie alla proprietà di sequestrare acqua a livello dell’intestino, aumentare la massa fecale ed attivare la peristalsi.
Ossido di magnesio
Simile al precedente, non è soggetto ad assorbimento. Richiama acqua per osmosi ed implementa la funzione dell’alvo. Parimenti efficace come antifermentativo ed antiputrefattivo intestinale.
Mannitolo
Facilmente reperibile in alghe e funghi, deriva il suo nome dalla manna o linfa di fraxinux da cui si può ricavare. Sostanzialmente sinergico ai due componenti su citati, aumenta la massa fecale attraverso l’attivazione peristaltica.
Angelica archangelica
Interessante per la sua azione antidispeptica oltre che spasmolitica, trova utile impiego nelle manifestazioni psicosomatiche a carico dell’apparato digerente, grazie alla presenza di angelicina, una furanocumarina ad azione spiccatamente rilassante e sedativa della muscolatura viscerale. Contrasta particolarmente meteorismo e fermenazione, ristabilendo la fisiologica funzione del tratto gastroenterico.
Cynara scolymus (Carciofo)
Si caratterizza per l’azione di incremento dell’acidità e motilità gastroenterica.
Peumus boldus
Noto per l’azione elettiva verso difficoltà digestive a componente epato-biliare, epatopatie, stipsi da insufficienza biliare. Eccellente carminativo utilizzato contro il meteorismo e per favorire l’emissione di gas intestinale.
Foeniculum vulgare (Finocchio)
Coadiuvante d’elezione nel trattamento del meteorismo, nell’aerofagia e come antispastico della muscolatura liscia. Utilmente impiegato altresì per favorire la peristalsi gastroenterica, la secrezione di bile e la secrezione salivare. Non secondaria la sua azione battericida.
Nello studio Nutrizione Roberti sono disponibili protocolli contro la disbiosi, mirati al ripristino dell’eubiosi gastrointestinale.
TRATTO DA “INFOMU” – BIMESTRALE DI DIVULGAZIONE DI NOTIZIE FITOTERAPICHE – NOVEMBRE DICEMBRE 2014
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