Il Ruolo della Vitamina C, della Vitamina D e della Glutammina nelle Difese Immunitarie

Il sistema immunitario è una complessa rete di cellule, organi e molecole che lavorano insieme per proteggere il corpo da infezioni e malattie. Un’alimentazione equilibrata e ricca di micronutrienti è essenziale per il suo corretto funzionamento. Tra i principali nutrienti che supportano l’immunità, spiccano la vitamina C, la vitamina D e la glutammina. Esaminiamo il loro ruolo nel dettaglio.

I molteplici ruoli dell’arginina

sport diabete nutrizionista

Introduzione

L’arginina è un amminoacido semi-essenziale, fondamentale per la produzione di ossido nitrico1,2.
Molte delle attività dell’L-arginina, incluse le sue possibili azioni anti-aterogene, possono essere spiegate dal suo ruolo di precursore dell’ossido nitrico (NO), una molecola prodotta da tutti i tessuti del corpo ed in grado di svolgere ruoli molto importanti nel sistema cardiovascolare, nel sistema immunitario e nel sistema nervoso5.[read more=”Click here to Read More” less=”Read Less”]

Polifenoli – I colori della salute I colori della salute

I polifenoli: i colori della salute.

I polifenoli appartengono ad una numerosa famiglia di sostanze chimiche particolarmente abbondanti nel mondo vegetale. Sono molecole dalle spiccate proprietà antiossidanti utili nel prevenire malattie cardiovascolari tumori.

E’ importantissimo saper sceglierne la fonte alimentare che, però, potrebbe non sempre essere la migliore. Ma quali sono i polifenoli più importanti e quali le principali fonti alimentari?[read more=”Click here to Read More” less=”Read Less”]

La quercetina: un polifenolo abbondante nella cipolla, importante anche nella prevenzione dell’osteoporosi.

Il resveratrolo: il motivo per il quale il vino rosso di qualità, in modeste quantità, non dovrebbe mancare sulle nostre tavole. La buccia dell’uva, e di conseguenza il vino, in particolare quello rosso, sono ricchi di questi polifenoli utili alleati nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e per combattere eventuali infezioni da virus.

Le catechine: ne sono ricche le foglie da tè. Svolgono una potente azione antiossidante.

Gli isoflavoni: sono fitoestrogeni (molecole simili agli ormoni tipicamente femminili) contenuti in particolare nella soia.

Più in generale, alimenti ricchi di polifenoli sono: pomodoro, aglio, ciliegie, agrumi, cipolle, frutti di bosco, tè verde e nero, uva, cavoli, broccoli, radicchio, cioccolato fondente, olio di oliva extravergine (rigorosamente estratto a freddo), la soia, maqui (frutto esotico che cresce in particolare in zone molto fredde come la Patagonia), bacche di Goji. nutrizionista matera polifenoli

I polifenoli, avendo proprietà antimicrobiche ed antivirali, proteggono le piante dall’attacco di batteri e virus; nell’essere umano sono fondamentali per la regolazione della flora intestinale, il cui equilibrio è indispensabile per la salute del nostro “secondo cervello”, l’intestino. Importante ricordare che i “due cervelli” comunicano continuamente influenzandosi vicendevolmente. E’ per questo che la salute dell’uno può condizionare quella dell’altro.

Una dieta ricca in frutta (in particolare quella a basso carico glicemico) e verdura rappresenta un carico di polifenoli utili a contrastare infiammazione  ed invecchiamento cellulare, le principali cause delle più comuni patologie.

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Dieta dei miracoli – Tutta la verità nel rapporto tra cibi e cancro | Parte 2 di Giulio Tarro

cancro, gruppi sanguigni

“Anti-cancro”: le diete dei miracoli

di Giulio tarro

Ma parliamo ora delle delle cosiddette “diete anti cancro”, atte cioè ad allontanare la probabilità di un cancro all’apparato digerente. I pareri del mondo scientifico non sono unanimi; parrebbe comunque confermata la proprietà “anticancerogena” (in quanto antiossidante) della vitamina A (contenuta in carote, albicocche, zucche, patate dolci…)  e della vitamina C (contenuta negli agrumi, nel melone …). dieta cancro nutrizionista materaLa definizione di una dieta “anti tumori” è in realtà una questione controversa.[read more=”Click here to Read More” less=”Read Less”] A rendere più complicata la questione contribuiscono anche i mass media, che periodicamente strombazzano sulle “proprietà anti cancro” di questo o quell’alimento. Dov’è la verità? Pare assodato che esistano alcuni alimenti capaci di diminuire la probabilità di contrarre un tumore, anche se finora non c’è stato nessuno capace di prevenire o, addirittura, di guarire il cancro. Del resto se davvero un alimento simile esistesse, con le moltitudini di studi che vengono effettuati sul rapporto dieta/cancro, oggi sarebbe stato già individuato da tempo e troneggerebbe sulle tavole di tutto il mondo. Così non è, purtroppo.

Principi attivi delle diete

La dieta è di gran lunga il sistema d’intervento più importante per ritardare l’invecchiamento e le malattie correlate all’anzianità. I polifenoli del tè verde contro il cancro alla prostata, l’indolo-3-carbinolo dei broccoli per difendere il seno. E poi il resveratrolo dell’uva nera, la curcumina e il gingerolo che fermano le cellule impazzite…L’ultima sfida della ricerca è creare nuovi medicinali partendo dai principi attivi del cibo. Il basilico contiene acido ursolico che ha una buona azione antinfiammatoria. Il cavolo e le rape contengono sostanze in grado di attivare i geni Brca che proteggono dai tumori ereditari della mammella. Le arance rosse esercitano un effetto favorevole sui tumori del tratto digerente superiore.

Esiste un rapporto stretto tra obesità e cancro. Lo stato di obesità è uno stato simil-infiammatorio che favorisce lo sviluppo di tumori. La dieta mediterranea rappresenta un esempio globale dell’importanza del cibo selezionato dalla natura.

La dieta dei gruppi sanguigni

Una persona può avere diversi tipi di antigeni. Quello fondamentale, che contraddistingue il gruppo sanguigno 0, è uno zucchero semplice chiamato fucosio. Esso costituisce la base degli altri gruppi, più complessi, nei quali si combina con N-acetil-galattosamina (gruppo A)D-galattosamina (gruppo B) o entrambi (gruppo AB). Il fattore Rh è un altro antigene del sangue, ma esso non viene considerato nella “dieta dei gruppi sanguigni”: in essa è centrale soprattutto sul ruolo delle lectine, una particolare famiglia di proteine contenute negli alimenti, che reagendo in modo diverso ai singoli antigeni possono causare non meglio specificate “infiammazioni” o altri problemi. La dieta dei gruppi sanguigni pretende di basarsi sull’evoluzione che l’organismo umano avrebbe conosciuto nei millenni. Alcuni suoi assiomi sono incontrovertibili. Indubbiamente, nel corso dei millenni, l’uomo ha dovuto adattarsi a diverse condizioni climatiche, ambientali ed alimentari. Questi adattamenti gli hanno permesso di sopravvivere, ma hanno anche provocato grandi cambiamenti nel sistema immunitario e determinato la diversificazione degli antigeni nel sangue.

Durante il Neolitico si verificò il primo cambiamento rilevante di stile di vita: l’uomo da nomade divenne sedentario. Nacquero le prime comunità agricole; le popolazioni vicine ai fiumi e al mare praticavano anche la pesca. In questo nuovo ambiente iniziò a svilupparsi il gruppo A. Il gene del gruppo B comparve nelle popolazioni nomadi che 10 mila anni fa si spostarono nelle zone montuose dell’Asia, e nacque per fronteggiare il passaggio dal clima torrido dell’Africa al freddo glaciale dell’Himalaya. gruppi sanguigni nutrizionista materaQuesti popoli erano dediti soprattutto alla pastorizia, di conseguenza si nutrivano principalmente di carne e prodotti caseari. Infine il gruppo AB è il più recente di tutti, oltre che il più raro. La sua comparsa è stata collocata circa 1000-1200 anni fa, quando l’Impero Romano fu invaso dai barbari ed il sangue di tipo A si mescolò con quello di tipo B.

Negli ultimi anni la vera e propria “dieta dei gruppi sanguigni” ideata nel 1997 dal naturopata Peter D’Adamo, ha visto crescere il numero di seguaci. E così nell’immaginario collettivo i gruppi sanguigni finiscono per prendere il posto lasciato dai segni zodiacali.

articolo tratto da “bio’s – le nuove frontiere della vita, maggio-giugno 2019
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Beta – Glucano Un prodotto naturale per una salute migliore e difese immunitarie più forti

beta glucano dietista matera

Tutti noi ogni giorno, al lavoro come in qualsiasi altra situazione, siamo sempre più vittime dello stress. Per contrastarlo abbiamo bisogno di prodotti che aumentino la nostra resistenza. Il Beta – Glucano è una fibra capace di stimolare il sistema immunitario senza avere effetti collaterali.

Cos’è il Beta – Glucano?

Il Beta – Glucano è un elemento naturale che, esercitando un’azione simile all’estratto di Echinacea (ma più potente), sviluppa le difese immunitarie. Il Beta – Glucano è un polisaccaride formato da una catena principale di molecole di glucosio con poche ramificazioni inter- e intramolecolari. Affinchè il Beta – Glucano possa esercitare efficacemente la sua azione è necessario che le molecole vengano estratte intatte e senza processo di denaturazione: solo il Glucano allo stato naturale garantisce una risposta ottimale del sistema immunitario. Il corretto rapporto tra il numero e la lunghezza delle ramificazioni (es. il Beta – Glucano presente nel lievito) determina la loro capacità di stimolare il sistema immunitario. Attraverso l’attivazione di un tipo particolare di globuli bianchi, i macrofagi, il Beta – Glucano  rafforza il sistema immunitario umano ed animale. [read more=”Click here to Read More” less=”Read Less”]

Il sistema immunitario e la funzione del Beta – Glucano

Il sistema immunitario si basa su meccanismi molto complessi e svolge una funzione molto importante per la salute. Cattiva alimentazione, stress, stili di vita non sani ed inquinamento sono fattori che indeboliscono questo meccanismo di difesa. Nella cultura asiatica le proprietà terapeutiche dei funghi sono conosciute e sfruttate da migliaia di anni. Numerosi studi confermano che l’assunzione di Beta – Glucano aumenta in maniera significativa la resistenza ad una grande quantità di infezioni. beta - glucano dietista matera Il Glucano esercita la sua azione attraverso l’interazione con specifici recettori presenti sui macrofagi. I macrofagi riconoscono, inglobano e distruggono i corpi estranei presenti nell’organismo (es. batteri, virus, funghi, cellule morte, mutate o cancerogene); essi producono anche alcune citochine essenziali, che stimolano il sistema immunitario ed aumentano la produzione di midollo osseo. Oltre alla loro affinità con le tossine, i macrofagi sono fondamentali nella messa in moto dei processi immunitari: nel momento in cui un corpo estraneo attacca l’organismo i macrofagi entrano in azione, dando inizio ad una reazione a catena che attiva e rinforza l’intero sistema immunitario.

Indicazioni

Si consiglia l’assunzione di Beta – Glucano alle persone che hanno difese immunitarie deboli. Soprattutto nei mesi invernali, l’assunzione giornaliera di 400mg di Beta – Glucano riduce il rischio di contrarre influenza ed altre malattie da raffreddamento.  L’uso di Beta – Glucano è consigliato anche a tutti coloro che normalmente sono esposti al rischio di influenza e malattie simili: anziani, bambini, sportivi, persone convalescenti, personale sanitario e tutti coloro che svolgono attività in luoghi affollati.

Fonti:
Pharma Nord
www.pharmanord.it
Di Luzio, Trends in Pharmacological Science, 4:344-347, 1983
Di Luzio et al.,  Advances and Experimental Medicine and Biology, 121A:269-290, 1979
Brown, J. Experimental Medicine, Vol. 196, #3:407-412, 2002
Brown et al., J. Experimental Medicine, Vol. 197 (9): 1119-1124, 2003
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Coenzima Q10 Cuore ed energia

Q10 nutrizionista matera

Il Coenzima Q10 (o Q10) è una sostanza naturale ed un costituente necessario del metabolismo energetico delle cellule. Una cellula che manchi di questo coenzima può essere paragonabile ad un motore senza candele; e perfino l’automobile più esclusiva presente sul mercato non può funzionare senza candele.Q10 nutrizionista matera

Questi meccanismi di produzioni di energia nei quali il Q10 gioca un ruolo tanto importante vengono anche denominati processi bioenergetici. Senza tale coenzima è impossibile estrarre energia dalla combustione degli elementi nutritivi ed il corpo non sarebbe in grado di funzionare. Vi sono molte prove che puntano contro il processo di invecchiamento e contro varie patologie come fattori che esauriscono la riserva del corpo di Q10 e la sua abilità di produrlo. Tra di esse vi sono patologie del sistema immunitario, ipertensione, sovrappesomalattie cardiache e polmonari. [read more=”Click here to Read More” less=”Read Less”]I ricercatori hanno clcolato che un calo del 25% nei livelli di Q10 può portare a gravi patologie, e che la morte arriva se i livelli continuano a scendere fino al 75%-100%.

Nuova terapia salvavita per il cuore

Il Dr. Svend Aage Mortensen, cardiologo e ricercatore danese, Medico Primario del Copenhagen Heart Centre presso il Rigshospitalet, è molto ottimista in relazione ad un nuovo tipo di terapia per l’ insufficienza cardiaca cronica in cui c si avvale di un composto naturale per aumentare i livelli di energia del muscolo cardiaco, il Q10.

Il Dr. Mortensen è il ricercatore principale di uno studio internazionale innovativo chiamato Q-Symbio, che prova come il coenzima Q10 sia in grado di migliorare i sintomi ed il corso della malattia nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca. “La terapia convenzionale per l’insufficienza cardiaca – spiega il Dr. Mortensem – si focalizza sull’inibizione di diversi fattori ormonali predominanti nella malattia e che affaticano il cuore. Il coenzima Q10, invece, può sostenere i processi cellulari relativi al metabolismo energetico, fornendo così forza aggiuntiva al muscolo cardiaco debole.” 

Sulla base dei risultati dello studio, la cura è estremamente efficace. I pazienti a cui è stato somministrato il coenzima Q10 hanno mostrato un tasso di mortalità inferiore. Inoltre hanno presentato meno ospedalizzazioni dovute ad insufficienza cardiaca rispetto ai pazienti che non hanno assunto il coenzima.

Miopatia da statina e l’uso di coenzima Q10

Le statine sono attualmente il più efficace trattamento per la riduzione del colesterolo di tipo LDL nel sangue. Nonostante siano generalmente sicure, possono dare luogo all’insorgenza di miopatie. Le statine (HMG-CoA) agiscono direttamente sulla produzione a livello epatico di colesterolo, limitando di fatto la sintesi del mevalonato, un precursore critico di sintesi. Q10 nutrizionista materaIl più frequente effetto collaterale si manifesta nella comparsa di dolori a livello muscolare. Dalla cascata del mevalonato, deriva inoltre la produzione del coenzima Q10. Come conseguenza avremo una riduzione della produzione del coenzima ed una sensibile riduzione della capacità cellulare di produrre energia (ATP).

 

Fonti:
Pharma Nord
www.pharmanord.it    [/read]

 

La Fisioestetica Nuove soluzioni per una bellezza in salute

fisioestetica matera

Cos’è la Fisioestetica?

La Fisioestetica è una branca della fisioterapia che, attraverso le stesse apparecchiature elettromedicali e le stesse terapie manuali utilizzate nella fisioterapia riabilitativa, e con la stessa professionalità, và alla ricerca delle patologie alla base degli inestetismi cutanei e propone trattamenti in grado di migliorare il funzionamento biologico del corpo, attivandone la normale fisiologia ed equilibrando le strutture. Terapie eseguite con la diatermia oppure tecniche manuali come il linfodrenaggio piuttosto che ginnastiche come il pilates, sono studiate per finalità snellenti, anticellulite, rassodanti, tonificanti, anti-aging e drenanti. [read more=”Click here to Read More” less=”Read Less”]

Cos’è la Diatermia?

La Diatermia, conosciuta soprattutto nel campo della Fisioterapia tradizionale come Tecarterapia, rappresenta oggi uno strumento rivoluzionario anche nel campo della fisioestetica. Un trattamento efficace contro il linfedema, contro la cellulite, le adiposità localizzate e nel trattamento viso antiaging; dove i tessuti sono stati compromessi da danni biologici per processi metabolici e nutrizionali molto rallentati. La Diatermia è un generatore di radiofrequenze che interviene sul metabolismo inducendo calore dall’interno, che richiama ossigeno nei tessuti e quindi una diffusa e profonda vascolarizzazione; estremamente efficace anche per combattere gli inestetismi della cellulite, della ritenzione idrica e degli accumuli adiposi, restituendo un tessuto compatto e sano. La stimolazione energetica è profonda ma tale da non eccitare le terminazioni nervose. L’elettrodo scorre in superficie senza risvegliare il dolore e intanto la sua energia si attiva nelle differenti strutture colpite.

Per tutti questi motivi, la diatermia:

  • È un trattamento mirato; si focalizza solo nella precisa zona da trattare.
  • È un trattamento sicuro; la corrente è innocua, poiché non agisce per     contatto diretto, ma inducendo calore dall’interno.
  • È un trattamento efficace nella cura del linfedema, un ottimo rimedio contro la cellulite, nella cura del viso, per alleviarne i segni dell’invecchiamento, nella riduzione dell’edema dopo un intervento di chirurgia estetica (rinoplastica, liposuzione), nel drenaggio e nell’ossigenazione dei tessuti conseguenti a trattamenti per la riduzione delle adiposità localizzate.
  • È un trattamento piacevole e indolore.

Radiofrequenza Medicale o Estetica?

Diciamo subito, soprattutto per chi ancora non lo sapesse, che c’è differenza tra la radiofrequenza medicale e la radiofrequenza estetica; la prima è un trattamento che viene praticato da un professionista sanitario laureato, la seconda, invece, da un centro estetico. La differenza tra i due trattamenti è abissale, sia in termini di durata che di risultato finale. Infatti la radiofrequenza estetica, ossia, quella effettuata presso i centri di estetica, impiega macchinari più soft che non possono essere regolati, e ciò influisce sui risultati che comunque sono gradevoli ma, ovviamente, meno evidenti e duraturi rispetto a quelli ottenuti con la radiofrequenza medicale utilizzata nella fisioestetica.

Solo Per Mani Esperte!

fisioterapista materaOccorre sapere che la Tecarterapia è un apparecchio elettromedicale è che come tale presenta delle indicazioni e delle contrindicazioni. È bene sapere che i professionisti del campo eseguono corsi specifici finalizzati all’utilizzo dell’apparecchio nonché corsi di aggiornamento, in quanto le ricerche scientifiche in merito sono sempre di più e sempre migliori. È essenziale, dunque, ancor più che in altri casi, rivolgersi a professionisti preparati.

A Chi è Consigliata la Tecarterapia nell’Utilizzo Fisioestetico?

I trattamenti di fisioestetica sono consigliati a donne e uomini con:

  • Cellulite compatta, molle, edematosa;
  • Adiposità localizzate;
  • Ritenzione idrica;
  • Smagliature;
  • Rilassamento della pelle del viso e dell’addome;
  • Rughe;
  • Zampe di gallina;
  • Guance rilassate;
  • Solchi naso labiali evidenti;
  • Collo rugoso;
  • Cicatrici da acne o altri tipi di esiti cicatriziali.

    Quando è Controindicata la Tecarterapia?

    • Portatori di Pacemaker
    • Donne in Gravidanza o Allattamento
    • Ferite non completamente rimarginate
    • Processi infiammatori in atto o infezioni cutanee
    • Tromboflebiti o flebiti in fase acuta
    • Protesi elettriche o metalliche
    • Epilessia
    • Turbe del Ritmo Cardiaco
    • Diabete
    • Ipertensione Non Compensata Farmacologicamente

    Quante Sedute sono Necessarie e Quando Sono Visibili gli Effetti?

    Il numero delle sedute varia in base all’area da trattare, al tipo di inestetismo, all’idratazione cutanea e alla risposta soggettiva. Indicativamente, la durata della singola seduta varia dai 30 ai 50 minuti, mentre la durata del ciclo varia da 5 a 10 sedute, secondo la situazione di partenza. Ovviamente, vanno poi strutturate delle sedute di mantenimento (dapprima mensili, poi trimestrali) ma, i primi risultati visibili si ottengono già dopo il primo trattamento per attivazione del sistema linfatico; mentre quelli massimi dopo 6 mesi circa, coincidenti con il momento di massima produzione del collagene.

    Dott.ssa Alessandra Dell’Acqua

    Per info e contatti:

    Kinèo – Fisioterapia e Benessere

    Bibliografia:

    Radiofrequency in Cosmetic Dermatology: A Review. Margarita S. Lolis, MD and David J. Goldberg, MD.

    A Preliminary Study of a Transdermal Radiofrequency Device for Body Slimming. Douglas J. Key MD.

    A Multicenter Study of Cellulite Treatment With a Variable Emission Radio Frequency System. Claudia van der Lugt, Carmen Romero, Dvora Ancona, Marwan Al-Zarouni, Joanet Perera & Mario A. Trelles.

    Effect of Controlled Volumetric Tissue Heating with Radiofrequency on Cellulite and the Subcutaneous Tissue of the Buttocks and Thighs.
    Ma Emilia del Pino MD, Ramòn H. Rosado MD, Alejandro Azuela MD, Ma. Graciela Guzmàn MD, Dinorah Arguelles MD, Carlos Rodriguez MD, Gesche M.Rosado LME.

    Monopolar Radiofrequency Skin Tightening.
    Manoj T. Abraham, MD, FACS; Grigoriy Mashkevich, MD.  [/read]

 

Obesità, cancro e sana alimentazione Mangiare meno, mangiare meglio

nutrizionista matera

L’obesità è considerata l’epidemia del XXI secolo: insieme al sovrappeso ha un impatto notevole sulla salute, sulla sopravvivenza delle persone e sullo sviluppo dei tumori. A legare il grasso corporeo allo sviluppo di cellule cancerose contribuiscono soprattutto le alterazioni ormonali  e l’infiammazione dei tessuti che agiscono come fertilizzanti delle cellule maligne. La prevenzione deve cominciare dalla più giovane età. Un bambino obeso ha altissime probabilità di restare da obeso anche da adulto e di soffrire di malattie croniche fin dai trent’anni. [read more=”Click here to Read More” less=”Read Less”]

Dove “pesa” l’obesità

Che l’obesità possa aumentare il rischio di ammalarsi di tumore è ormai un fatto accertato, ma quali sono i tumori maggiormente legati all’eccesso di nutrizionista materapeso? La risposta a questa domanda viene da uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine e promosso dallo IARC di Lione, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Nel 2013 sono morte per le conseguenze del peso eccessivo circa 4,5 milioni di persone, non solo per tumore ma anche per patologie cardiache , respiratorie e per malattie metaboliche come il diabete. Secondo stime recenti l’obesità è causa del 9 % circa dei tumori femminili negli Stati Uniti, in Europa e nel Medio Oriente.

se si investisse di più nella prevenzione legata agli stili di vita si salverebbero più vite umane. Questo vuol dire che ogni persona può, individualmente, con le proprie scelte di vita, dare alla lotta contro il cancro un contributo notevole, aiutando a ridurre il numero di casi.

Ormoni e infiammazione

Gli studi più recenti hanno messo in luce alcuni dei meccanismi attraverso i quali il grasso corporeo può favorire la formazione di un tumore. Il primo e più frequente è la perdita di regolazione dei circuiti ormonali, responsabili, tra l’altro, della comparsa di resistenza all’insulina e della produzione eccessiva di un ormone molto importante per il cancro, l’insuline – like growth factor  1IGF 1, che agisce come una sorta di fertilizzante per le cellule maligne. Ciò causa anche uno stato di infiammazione cronica nel tessuto adiposo. L’infiammazione ha molte conseguenze: richiama e attiva le cellule del sistema immunitario che, nel tentativo di ripristinare l’equilibrio perduto, secernono molecole di vario tipo. Alcune hanno un effetto favorevole sullo sviluppo tumorale mentre altre, come le citochine, alimentano ulteriormente l’infiammazione stessa. Un ambiente infiammato è il terreno favorevole per la trasformazione tumorale di una cellula, con il risultato di indurre un circolo vizioso. Infine le cellule adipose funzionano come veri e propri depositi per sostanze che, a loro volta, possono stimolare la crescita tumorale. Di qui scaturisce la necessità di guardare non solo il peso, ma anche alla circonferenza addominale, perchè nell’addome si concentra il tessuto adiposo viscerale (per info sulla composizione corporea clicca qui). La circonferenza dell’addome dev’essere inferiore a 88 cm nella donna e a 94 cm nell’uomo. Al di sopra di questi valori si parla di obesità addominale.

Epidemia globale

“Per la prima volta nella storia dell’umanità i ragazzi hanno un’aspettativa di vita inferiore a quella dei loro padri; il nostro obiettivo deve essere quello di risolvere questo problema nell’arco di una generazione al fine di consentire ai bambini nati oggi di raggiungere l’età adulta con un peso normale”. Queste le parole con cui Barack Obama lanciò la campagna contro il sovrappeso e l’obesità in età infantile negli Stati Uniti.

I dati dell’OMS sono chiari: i bambini in età scolare obesi o in sovrappeso nel mondo sono 170 milioni. E a pesare troppo non sono solo coloro i quali vivono in paesi con un reddito pro capite medio-alto, ma anche quelli dei paesi più poveri. L’obesità infantile è un’ipoteca sul futuro.

Troppo cibo e di scarsa qualità

E’ difficile credere che le persone obese possano soffrire di carenze nutrizionali, ma è proprio così. A mancare, nella dieta dell’obeso, sono soprattutto i cosiddetti “micronutrienti” (vitamine e sali minerali). Al primo posto vi sono le carenze di ferro, importante per la produzione dei globuli rossi nutrizionista materaed il trasporto dell’ossigeno nei tessuti. La responsabilità non sembra attribuibile esclusivamente alla scelta dei cibi ma anche al metabolismo del tessuto adiposo che tende a produrre un ambiente infiammatorio con proteine che riducono l’assorbimento di ferro.

Le persone in sovrappeso sono anche carenti di vitamina D, perchè si tratta di una sostanza liposolubile che si scioglie preferibilmente nei grassi: qui viene letteralmente sequestrata dal tessuto adiposo e per questo il resto dell’organismo non può utilizzarla. La vitamina D è essenziale per la salute delle ossa, ma una sua carenza favorisce anche la comparsa di resistenza all’insulina e di diabete di tipo 2 nell’adulto. A sua volta il diabete è un fattore di rischio per lo sviluppo di alcuni tumori.

Infine, vi sono anche studi che dimostrano, nelle persone obese, una carenza relativamente frequente di selenio, necessario anche esso a formare alcuni enzimi antiossidanti. Il selenio è presente soprattutto nei cereali, meglio se integrali, e nelle verdure. Per ovviare alla “malnutrizione da sovrappeso” è quindi necessario inserire verdura, frutta e cereali integrali, anche quando si segue una dieta dimagrante.

i cibi light o dietetici sono più salutari di quelli normali?

No, perché spesso dietro la dicitura “light” si nasconde una diminuzione della quantità di grasso calorie a scapito però dell’apporto nutrizionale dell’alimento. Inoltre, i cibi light sono molto più lavorati dal punto di vista industriale di quelli normali e contengono spesso conservanti oppure edulcoranti sintetici, alcuni dei quali, consumati troppo spesso, possono anche avere effetti tossici. Meglio consumare la versione non light del cibo desiderato, limitando eventualmente la quantità.

La riduzione calorica

E vero che ridurre drasticamente la quantità di calorie allunga la durata della vita media? Si, gli studi sono concordi nel dimostrare che una riduzione anche drastica dell’apporto calorico giornaliero (Intorno al 30-40%) allunga la vita media, ma si tratta di ricerche ancora preliminari. Attenzione però: una riduzione così marcata delle calorie non può essere fatta senza la supervisione di una figura esperta.

Simulare il digiuno

Dimezzare il proprio apporto di calorie e però praticamente insostenibile per un essere umano, in particolare si deve lavorare o studiare. Richiede inoltre una pianificazione meticolosa dei tasti e del loro contenuto. Per questo gi scienziati sono interessati a capire come funziona, dal punto di vista metabolico, la restrizione calorica, per trovare il modo di mimare gli effetti attraverso farmaci o integratori.  Una riduzione di calorie influisce sull’espressione di geni che favorisce la riparazione del DNA danneggiato, una delle principali cause dei tumori, la restrizione calorica riduce la produzione di fattori di crescita cellulare e delle citochine.

Nessuno di questi studi, però, ancora riprodotto e consolidato risultati in ampi studi con esseri umani, per qui in generale si consiglia di ridurre l’apporto di calorie consumate ma di non sottoporsi a restrizioni incontrollate.

Per mangiare sano non è necessario seguire regole astruse, consumare alimenti esotici e men che meno fare ricorso integratori farmaci. Basta seguire alcune raccomandazioni degli esperti, incorporate in quasi tutti documenti ufficiali di prevenzione. L’alimentazione giocatore importante nel ridurre il rischio individuale di malattia, ma è anche bene non dimenticare altri due pilastri anticancro: non fumare e praticare regolarmente attività fisica.

tratto da “fondamentale, speciale sulle arance della salute”

AIRC – Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro – via San Vito 7, 20123 Milano

www.airc.it  [/read]

Antibatterici, antimicotici ed antivirali in azione! La natura in tavola: le piante medicinali

Per la rubrica “La natura in tavola: piante medicinali” oggi parliamo di antibattericiantimicotici ed antivirali in azione!

Esiste un complesso di fitoterapici che rappresenta il rimedio di elezione nella stimolazione del sistema immunitario, per la sinergia dei suoi componenti. Trova pertanto impiego in tutte le situazioni di immunodeficit che espongono a patologie infettive sia batteriche che virali. Per le sue proprietà immunostimolanti deve essere utilizzato con molta cautela laddove si sospetti una genesi autoimmune.[read more=”Click here to Read More” less=”Read Less”]

Echinacea angustifolia/Echinacea purpurea

Sito di elezione di questo rimedio è rappresentato dalla prevenzione e trattamento delle sindromi da raffreddamento,echinacea nutrizionista matera grazie alla stimolazione delle difese organiche endogene aspecifiche. L’azione antibatterica, e antimicotica si ascrive soprattutto alla presenza di polline specie verso Escherichia coli e Pseudomonas aeruginosa, mentre l’efficacia antivirale si attribuisce alla sua azione cortisonlike determinata dagli acidi caffeico e cicorico.

Propolis

Efficace batteriostatico ad ampio spettro sia sui Gram+ che sui Gram- è in grado di contrastare svariati ceppi fra cui: Escherichia coli, Mycobacterium tubercolosis, ecc. Impiegato altresì come antimicotico contro infezioni anche da Candida albicans. Inoltre contrasta efficacemente forme virali fra cui spiccano: Herpes virus, Corona virus, Adeno virus, V. sinciziale respiratorio, V. influenzale A e B, V. parainfluenzale 1-2-3.

Astragalus

Validissimo immunostimolente specie in soggetti con immunodepressione jatrogena, risulta efficace anche nelle comuni virosi respiratorie stagionali.

Uncaria tomentosa

Ottimo antivirale ed antiflogistico.

Andrographis paniculata

Indicata in primis nel trattamento della sindrome influenzale e del corteo sintomatologico che la accompagna, deve la sua azione al principio attivo andrographolite. Interessante la prerogativa per cui a basso dosaggio espleta azione immunostimolante, utile in prevenzione, mentre a dosaggio alto si comporta come antiflogistico.

TRATTO DA “INFOMU” – BIMESTRALE DI DIVULGAZIONE DI NOTIZIE FITOTERAPICHE – SETTEMBRE OTTOBRE 2014

medicina unica srl

Via Cardiolo, 21 – 00136 Roma

Tel . 0 6 3 5 4 9 7 8 8 8

www.medicinaunica.com [/read]