Magnesio e salute
Ruolo del Magnesio nella salute ossea
I minerali sono molto importanti per la salute ossea e bisognerebbe porre particolare attenzione ai livelli di calcio, Magnesio e zinco.
Queste sono le considerazioni risultate dall’analisi di uno studio che ha comparato le concentrazioni di elementi traccia nelle ossa e la densità minerale ossea in pazienti con frattura osteoporotica del femore rispetto a quelle di altri pazienti con osteoartrite.[read more=”Click here to Read More” less=”Read Less”] Lo studio è stato condotto su 30 soggetti operati per fratture femorali prossimali dopo una caduta e 30 altri pazienti sottoposti ad artroplastica dell’anca per osteoartrosi.
Durante gli interventi chirurgici ai partecipanti dei due gruppi sono stati prelevati campioni di tessuto osseo per misurarne la densità minerale.
I livelli di calcio, Magnesio e zinco sono risultati bassi nel gruppo con frattura osteoporotica, rispetto al gruppo con osteoartrite, suggerendo che tali elementi traccia siano particolarmente importanti per il mantenimento della densità minerale ossea e per contrastare l’insorgenza di osteoporosi (Karaaslan F et al., 2014). Calcio, Magnesio e zinco influenzano la densità e lo sviluppo della matrice ossea e svolgono un ruolo importante nella sintesi e nella demolizione ossea, particolarmente utile per la crescita e durante la menopausa.
Il calcio è un minerale richiesto per lo sviluppo ed il trofismo dello scheletro. Il suo fabbisogno permane anche quando lo sviluppo osseo è completato perché l’organismo elimina quotidianamente una buona percentuale di questo minerale (turnover), che deve essere reintegrato. Il Magnesio è un importante elemento del tessuto osseo che assicura il giusto rapporto tra calcio e fosforo. Lo zinco è cofattore di enzimi come la fosfatasi alcalina, necessaria per la mineralizzazione ossea e la collagenasi oltre ad essere parte integrante del cristallo di idrossiapatite in ossa e denti. Diversi studi hanno dimostrato miglioramenti del contenuto minerale (Carpenter et al., 2006) e del metabolismo osseo a seguito di un’integrazione con Magnesio (Haydin et al., 2010).
Ruolo del Magnesio a livello cardiovascolare
Una dieta ricca di Magnesio fa bene al cuore: questo il risultato di un ennesimo studio che conferma uno tra i benefici di questo straordinario minerale.
Lo studio spagnolo PREDIMED (Prevención con Dieta Mediterranea) è stato ideato allo scopo di verificare la correlazione tra consumo di Magnesio e rischio cardiovascolare in una popolazione mediterranea ad alto rischio. Con 7216 partecipanti, uomini e donne 55-80enni, dopo un periodo di osservazione durato 5 anni, lo studio ha fornito risultati interessanti, evidenziando l’associazione tra elevato apporto di Magnesio (442 mg/die) e riduzione della mortalità cardiovascolare (59%), mortalità tumorale (37%) e mortalità totale (34%) (Guash-Ferrè et al., 2014). Secondo i ricercatori la spiegazione di questi effetti protettivi può essere attribuita alla capacità del Magnesio di abbassare la pressione sanguigna, ma anche di inibire l’aggregazione piastrinica, modulare l’infiammazione e migliorare la funzione endoteliale. Il Magnesio è anche richiesto in alcune reazioni biochimiche che modulano proliferazione, differenziazione e apoptosi cellulare, contribuendo anche alla stabilità e sintesi del DNA e, ultimamente, alla riduzione dello sviluppo tumorale. In una rassegna di 22 studi pubblicati sull’European Journal of Clinical Nutrition, per un totale di 1100 pazienti, è stato dimostrato come l’integrazione di Magnesio ad un dosaggio compreso tra i 120 ed i 973mg di Mg/die, può ridurre di 3-4 mmHG la pressione sistolica e diastolica dei soggetti trattati. L’effetto, dose dipendente, ha mostrato gli effetti migliori ad un dosaggio di 370mg di Mg o più al giorno (Kass et al., 2012). Gli effetti osservati in questa analisi dovrebbero essere attentamente valutati per considerare l’utilità di questo minerale nella prevenzione e nel trattamento dell’ipertensione e, in generale, nella salute cardiovascolare.
Magnesio e sindrome metabolica
In uno studio pubblicato su Nutrients nel 2014, sono stati presi in considerazione studi da numerose banche dati, dal 1965 fino al maggio 2014 per valutare la correlazione tra consumo di Mg e sviluppo della sindrome metabolica. Analizzando i dati ottenuti è emerso che aumentando il consumo di Mg di 150mg/die, diminuiva del 36% la probabilità di sviluppare sindrome metabolica (Sang-Yhun J et al., 2014). In effetti dalla letteratura si evince come bassi livelli di Magnesio siano associati spesso ad iperglicemia, ipertrigliceridemia, ipertensione, insulino-resistenza ed aumento della circonferenza vita. Sembra inoltre che, con la supplementazione di Magnesio ci sia anche un aumento della sensibilità all’insulina, valutato tramite HOMA-IR, la quale potrebbe svolgere un aiuto secondario per migliorare l’efficienza del pancreas (Mooren FC et al., 2011).
Magnesio e sonno
Il Magnesio è in grado di migliorare la qualità del sonno. In soggetti anziani si è notato che la supplementazione con Mg di 20 giorni ha sensibilmente migliorato la qualità del sonno (Held et al., 2002); risultati confermati in uno studio in cui il minerale è stato somministrato per 7 settimane con un dosaggio di 320mg/die (Nielsen et al., 2010).[/read]