Oggi parliamo di: “La nutrizione ortomolecolare”. Dieta, dimagrimento, parole di moda negli ultimi anni. Ma è proprio questo a rendere questi concetti privi di senso, la moda. In questo articolo esporrò le caratteristiche generali di questa dieta, astenendomi da commenti o considerazioni personali.[read more=”Click here to Read More” less=”Read Less”]
La nutrizione ortomolecolare
La salute ideale può essere conseguita tramite l’introduzione della quantità ideale di nutrienti nella dieta. I cibi migliori sono quelli integrali perché contengono aminoacidi, lipidi, carboidrati, vitamine e minerali. Usare cibi integrali ogni volta che è possibile.
Alcune regole generali della nutrizione ortomolecolare
- Usare cibi integrali ogni volta che è possibile.
- Se fatto dall’uomo e non da madre natura, non mangiatelo!
- Se è possibile è meglio mangiare cibi non cotti,
Regole dietetiche generali
- Introdurre non più del 20% di lipidi nella dieta, di cui almeno la metà proveniente da grassi non esterificati (EFA).
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- Utilizzare almeno il 75% di carboidrati non raffinati, forniti da verdura e frutta crude.
- Utilizzare almeno il 75% dei carboidrati non raffinati, forniti da frutta e verdura crudi.
- La quantità di carboidrati raffinati (zuccheri, farina bianca, alcol, riso brillato, ecc.) potrebbe anche essere nulla.
- Alcuni pazienti possono aver bisogno di supplementi extra.
- Gli amminoacidi non sono medicine ma cibi. Amminoacidi (AA), vitamine e minerali dovrebbero essere classificati correttamente fra le sostanze nutritive.
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Eliminare cibi allergizzanti o ipersensibilizzanti dalla dieta può guarire da molti disturbi (mal di testa, dermatiti, coliti, depressioni, obesità ecc.).
Regole dietetiche sulle proteine
- Ridurre al 5% l’introduzione di proteine nella dieta.
- Assumere cibi ricchi della giusta quantità di AA.
- Le proteine ingerite devono contenere una quantità sufficiente di AA essenziali ed una bassa concentrazione di sostanze di rifiuto (ammonio, putrescina, scatolo, indacano ecc.).
- La quantità ideale di AA varia in funzione dell’età, del sesso, della razza, dell’attività svolta e dei cibi assunti.[/read]