Dieta, dimagrimento, parole di moda negli ultimi anni. Ma è proprio questo a rendere questi concetti privi di senso, la moda. [read more=”Click here to Read More” less=”Read Less”] Come se ci si potesse “vestire” di un certo tipo di dieta per apparire diversi, almeno momentaneamente. Appartenere ad una certa nicchia “dieta” e così cercare di raggiungere il Santo Graal del dimagrimento, spesso sotto la guida di santoni o pseudo scienziati.
Cos’è un dimagrimento
Un dimagrimento dovrebbe prevedere perdita di Massa Grassa (FM) con conseguente mantenimento o incremento della Massa Metabolicamente Attiva (BCM, parte integrante della Massa Magra FFM). Una dieta molto stringente e non opportunamente bilanciata può portare ad una riduzione della BCM e quindi della componente che sostiene il metabolismo basale di ognuno.
Molte volte ci si chiede il motivo della cosiddetta sindrome dello yo-yo, causa di una repentina perdita di peso accompagnata da un recupero, altrettanto repentino, dei chili persi. Il nostro organismo è progettato per risparmiare energia (sotto forma di FM) in caso di carestia. E’ per questo che dopo anni di accumulo di FM risulta difficile forzarne il suo smaltimento. Il calo ponderale risulta certamente più difficile se ad una dieta ben bilanciata non si associa un’attività fisica ben strutturata. Ai fini di un dimagrimento una dieta ipocalorica, da sola, porta ad un iniziale calo ponderale, ma anche ad un proporzionale abbassamento del metabolismo, proprio per risparmiare energia. Il nostro organismo interpreta una dieta ipocalorica come una carestia! E’ l’instaurarsi di questo fenomeno ad aumentare il tasso di recidiva dell’obesità (Bosello e Cuzzolaro, 2013). La sindrome dello yo-yo, nel tempo, peggiora la composizione corporea abbassando il metabolismo ed incrementando la FM (Del Toma, 2005).
Perchè così tante diete?
Il motivo dell’esistenza di così tante diete risiede nella cosiddetta diet industry, un mercato fiorente ed in espansione a livello internazionale. Ma attenzione! La diet industry è anche ai primi posti per pubblicità ingannevole, eppure continua a crescere, anche in Italia (Gentile et al., 2012).
Conclusioni
Una dieta iperproteica ed ipocalorica porta certamente ad un dimagrimento iniziale, ma non da effetti duraturi nel tempo. La scarsa compliance da parte del paziente, a seguito di diete troppo stringenti ed uno stile di vita sedentario, possono determinare un peggioramento della composizione corporea nel tempo. Il calo ponderale dovrebbe mantenersi costante e tra i 2 ed i 4 kg al mese. Il mantenimento o l’incremento di BCM porta ad un calo di FM costante e questo è possibile solo associando ad un piano alimentare opportuno una regolare attività fisica.
Controlli periodici, in particolare mediante bioimpedenziometria vettoriale (BIVA), permettono di valutare al meglio la composizione corporea, aiutando il nutrizionista ed il preparatore atletico a personalizzare il proprio percorso.
Non c’è nulla di magico nel dimagrimento, solo scienza applicata alla nutrizione e al movimento. [/read]